Statica

La muratura in laterizio assolve generalmente per l’edificio anche una funzione strutturale. Due sono i differenti sistemi costruttivi in laterizio portante:

  • muratura portante ordinaria;
  • muratura portante armata.

Queste due tipologie differiscono principalmente per la presenza, nella muratura armata, di armatura in acciaio sia orizzontale sia verticale, atta a migliorare il comportamento flessionale e tagliante della muratura e in particolare conferendole una migliore duttilità e capacità dissipative e quindi resistenza ai carichi orizzontali.

La normativa in vigore (NTC 2018 e Circolare esplicativa) indica in modo preciso le tipologie e le caratteristiche dei blocchi utilizzabili per murature portanti, oltre ai particolari costruttivi e dettagli da rispettare per realizzare un edificio prestazionale dal punto di vista strutturale.

Non va comunque dimenticato che, anche nel caso di utilizzo di muratura con funzione esclusiva di tamponamento all’interno di un telaio strutturale in cemento armato o acciaio, è necessario progettare correttamente tali elementi e verificarne la resistenza nei confronti delle sollecitazioni fuori piano locali che scaturiscono principalmente per effetto di azioni sismiche.

È importante notare che, all’interno della normativa, sono contenute tutte le regole per l’utilizzo della muratura in laterizio come soluzione portante strutturale, differenziando tra le regole da applicare per la verifica dei carichi non sismici e quelle aggiuntive da rispettare per gli edifici sottoposti a verifica sismica. Lo strutturista può in ogni caso far riferimento, per le strutture in muratura, e per quanto non in contrasto con le NTC, rispettivamente per azioni non sismiche.

 

Classificazione delle tipologie di blocco e di malta

La normativa identifica le tipologie di blocco in laterizio per muratura portante in base alla percentuale di foratura, ovvero alla percentuale dei fori (j) presenti nel blocco rispetto all’area lorda individuata dal contorno esterno.

Nell’ambito delle tipologie dei blocchi POROTON®, si identificano in:

  • blocchi semipieni con foratura compresa tra 15% e 45% (POROTON® 800);
  • blocchi forati con foratura compresa tra 45% e 55% (POROTON® 700).

In base alle dimensioni del blocco è possibile avere 1 o 2 fori di dimensioni maggiori con funzione di presa per il sollevamento del blocco stesso. Tali fori sono conteggiati nella percentuale massima di foratura ammissibile.

Ulteriore importante classificazione può essere fatta in riferimento all’EC6 ed EC8 in base alla tipologia di giunto sia verticale sia orizzontale. In particolare, si identificano le seguenti tipologie di giunto verticale:

  • giunto verticale riempito (per blocchi lisci);
  • giunto verticale a secco (per blocchi ad incastro).

Le tipologie di giunto orizzontale sono ulteriormente suddivise tra:

  • giunto normale di spessore tra 5 e 15 mm;
  • giunto sottile di spessore tra 0,5 e 3 mm (utilizzato per giunti rettificati).

La tipologia di malta viene classificata in base alla resistenza media a compressione che viene riportata nella sigla. Per esempio, una malta “M5” ha resistenza media pari a 5 N/mm2.

La normativa nazionale prevede sia malte a prestazione garantita (tipicamente malte premiscelate) sia a composizione prescritta, ove la resistenza caratteristica è desunta dal dosaggio dei componenti.